La corretta igiene del cavo orale porta a presentarsi meglio agli altri ed ad essere più sicuri di sé. Lo sa bene chi soffre di alitosi che spesso si trova a disagio quando si trova a stretto contatto con altre persone. O chi soffre di gengive sensibili che fa fatica a sorridere.
Non bastano dentifricio, spazzolino e filo interdentale: utilizzare anche il collutorio può essere un buon metodo per migliorare la propria igiene orale, combattere la maggior parte delle infezioni ed eliminare la carica batteria che si annida tra i denti, causa di carie e patologie orali. Scegliere un collutorio, però, non è così semplice: ci sono quelli antiplacca, antisettici o sbiancanti: qual è quello giusto per le proprie esigenze?
Indice
Collutorio: cos’è e a cosa serve
Quindi, di preciso, a cosa serve il collutorio? E’ bene ricordare che il collutorio, da solo, non ha, da solo, un’azione di prevenzione e igiene del cavo orale. E’ infatti, necessario che venga associato ad una corretta pulizia eseguita preventivamente con lo spazzolino, il dentifricio e il filo interdentale, per almeno due volte al giorno, ma noi consigliamo caldamente di arrivare a tre volte, in pratica dopo ogni pasto. Chi volesse migliorare ancora di più la propria igiene orale potrà ricorrere anche agli spazzolini ad ultrasuoni o all’idropulsore dentale.
Dopo aver tolto eventuali residui di cibo ed aver passato il filo interdentale, è possibile utilizzare il collutorio, in modo da igienizzare in modo ancora più approfondito il cavo orale e rinfrescare l’alito. In questo modo si potrà combattere l’alitosi e i cattivi odori non eliminati con il passaggio dello spazzolino.
Perché viene l’alitosi?
Non ci sono singole cause per l’alitosi, ma molteplici. Queste possono essere riconducibili ad una cattiva digestione, all’assunzione di cibi pesanti durante i pasti come aglio, cipolla o caffè o ancora può essere legata a particolari problematiche del cavo orale come carie o tartaro. Il collutorio, quindi, può aiutare ad affrontare gli effetti dell’alitosi, ma non a risolverle del tutto. Il collutorio, infatti, fornisce una soluzione temporanea al problema e non risolutiva.
Come usare bene il collutorio
Utilizzare il collutorio è molto semplice e va fatto dopo ogni lavaggio dei denti. Dopo aver spazzolato i denti ed aver passato il filo interdentale per essere sicuri di aver eliminato la maggior parte dei residui di cibi, tartaro e altro, è possibile passare al collutorio.
La maggior parte dei prodotti si utilizzano versandone un po’ (circa 20 ml) in un bicchiere o nel dosatore apposito: basterà effettuare degli sciacqui non più lunghi di 30 secondi. Alla fine non occorre risciacquare la bocca con l’acqua.
Con quale frequenza va utilizzato?
Il collutorio non può essere utilizzato per periodi lunghissimi visto che alcune sostanze possono macchiare i denti o far perdere la sensibilità alle papille gustative. Ne consigliamo, quindi un uso quotidiano per un tempo limitato di qualche mese.
Basterà fare una pausa per poi continuare ad utilizzarlo. Nel caso in cui si sia acquistato un collutorio con dell’alcol, questo non andrà utilizzato per più di due settimane perché si potrebbe danneggiare la flora del cavo orale.
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Come scegliere il collutorio
Ma come si sceglie il collutorio: ecco alcuni consigli per trovare quello giusto per le proprie esigenze.
Tipologie
In linea di massima in commercio esistono due tipologie di collutorio:
- Collutorio a scopo medicale, utile per patologie importanti (infezioni, infiammazioni, ecc…) o a seguito di interventi chirurgici. Viene prescritto da medico, insieme al periodo massimo in cui va utilizzato. Svolge un’azione antibatterica.
- Collutorio per l’igiene orale, utile per dare una sensazione di freschezza e per combattere l’alitosi. Di solito contiene fluoro e può contenere alcool.
Principi attivi
All’interno del collutorio ci possono essere sostanze diverse che svolgono, ovviamente, azioni diverse. E’ molto importante controllare i principi attivi e gli ingredienti anche per capire per quanto tempo poter utilizzare il collutorio.
Il collutorio con il fluoro è il più comune e si può utilizzare fino a due volte al giorno. Non aiuta a rimuovere la placca, ma ha un’azione protettiva dagli acidi prodotti nel cavo orale ed evita che si sviluppino infezioni, soprattutto nelle persone che hanno gengive e denti più sensibili. Il collutorio al fluoro è utile anche per i bambini, visto che aiuta a prevenire la carie e a mantenere più pulito il cavo orale.
Esiste anche il collutorio senza fluoro, utile più che altro per rifrescarsi l’alito e non per coadiuvare l’azione del protezione del cavo orale data dallo spazzolino e dal dentifricio. Ci sono anche altre tipologie di collutorio: i collutori con alcool sono antisettici, ovvero aiutano a prevenire infezioni del cavo orale, mentre i collutori senza alcool hanno un’azione più blanda e per questo si possono utilizzare più spesso degli altri e più che altro per profumarsi l’alito.
All’interno dei collutori ci possono essere anche altri ingredienti, quali la clorexidina, utilizzato per contrastare l’insorgenza della placca, ma è necessario utilizzarlo per un tempo breve per evitare che vada ad intaccare la giusta percezione del gusto. Infine ci sono collutori che contengono l’esetidina, utilizzato per combattere la placca e per combattere alcune sintomatologie del cavo orale come laringiti, stomatici e faringiti.
- Collutorio senza alcol
- Aiuta a prevenire la carie
- Combatte i batteri che causano la placca
Quali azioni svolge
E’ molto importante anche capire a cosa può servire il collutorio in base all’azione che esso svolge:
- Antisettico: utile per proteggere il cavo orale ed eliminare batteri nocivi
- Alitosi: collutorio adatto per combattere i batteri responsabili dell’alito cattivo
- Antiplacca: l’azione è simile a quello del collutorio antisettico, utile per limitare la formazione della placca
- Sbiancante: utile per far diventare i denti più bianchi da utilizzare insieme ad un dentifricio sbiancante
- Gengivale: utile per proteggere le gengive sensibili che tendono a sanguinare
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FAQ sui collutori
Quale collutorio usare per le gengive infiammate?
Le gengive infiammate possono causare un profondo malessere e arrivare perfino a sanguinare. Un collutorio adatto per contrastare l’infiammazione quello che contiene la clorexidina, utile per contrastare l’azione nociva dei batteri.
Qual è il miglior collutorio per l’alitosi?
Combattere l’alitosi significa eliminare i batteri responsabili che annidandosi tra i denti, causano un odore sgradevole in bocca. I collutori più efficaci sono quelli alla clorexidina, per un uso saltuario, mentre chi preferisce poterlo usare tutti i giorni, dovrà ricorrere a quello senza fluoro.
Quanto utilizzare il collutorio antisettico?
Il collutorio antisettico, di solito viene prescritto dal medico dopo un intervento al cavo orale per evitare la formazione e la proliferazione di germi nocivi. Può essere utilizzato anche nel caso di forti infiammazioni: non va utilizzato per più di due settimane.
Il collutorio fa male?
No, il collutorio non provoca alcun danno o problematica al cavo orale, ma solo se usato correttamente. Non va ingerito e andrebbe utilizzato per periodi di tempo limitati, soprattutto nel caso si faccia ricorso al collutorio con la clorexidina.