Probabilmente avrete letto molti articoli in cui la questione sulla scelta tra estrattore o centrifuga, viene velocemente liquidata con la vittoria dell’estrattore. A nostro avviso non è così semplice la scelta dato che il principio di funzionamento è completamente diverso. Con risultati diversi.
Vediamo quindi un confronto serrato tra centrifuga ed estrattore, per capire qual è il migliore da acquistare, tenendo ovviamente conto delle diverse esigenze.
Indice
Meglio Centrifuga o Estrattore?
La centrifuga lavora facendo roteare ad altissima velocità un gruppo di lame: sminuzza il frutto e ne scaglia la polpa contro un setaccio anch’esso ruotante, che filtrerà i succhi per forza centrifuga (da cui il nome), trattenendo la fibra.
Al contrario, l’estrattore schiaccia, torchia il frutto dentro una sorta di vite a torchio (la coclea), lavorando a bassa velocità ma con molta energia.
Per chi non avesse mai visto un estrattore, il buon vecchio passapomodoro elettrico della nonna è un estrattore, solo che quelli per realizzare succhi di frutta e verdura sono più specifici, moderni e pratici, per lo più a funzionamento verticale.
Per approfondire, leggete il nostro articoli sugli estrattori di succo.
La “Vitalità” del succo
La prima critica che viene mossa alla centrifuga da parte dei “puristi” è che la grande velocità di rotazione crea attrito e quindi calore, il quale uccide gli enzimi buoni della frutta, vanificandone gli effetti benefici. Questa reazione avviene a 47°C.
In verità non è così, o almeno non per le centrifughe di buona qualità. Se la triturazione del frutto avviene in poco tempo, questo non ha infatti il tempo di surriscaldarsi: oggi la maggior parte delle centrifughe riesce a lavorare praticamente senza alterare la temperatura dei succhi, proprio come gli estrattori.
Anzi, talvolta è proprio l’estrattore a surriscaldarsi, quando sforza: vedremo in seguito in quali occasioni. Indubbiamente, il frutto inserito in una centrifuga viene decisamente “violentato”, ma è solo un aspetto psicologico!
Ci sentiamo quindi di giudicare in pareggio l’aspetto della vitalità dei succhi estratti, con buona pace dei denigratori della centrifuga che “ucciderebbe” tutte le sostanze nutritive.
La qualità del succo ottenuto
La qualità del succo estratto è il secondo aspetto che analizziamo, per molti giustamente il più importante:
- La centrifuga produce un succo liquido ed eterogeneo, che tende a separarsi
- L’estrattore genera un succo più denso e cremoso, omogeneo
Lasciando a riposo il succo per qualche minuto, vedrete che quello della centrifuga tende a separare la parte liquida da quella più solida, mentre il prodotto dell’estrattore rimane omogeneo. Molti estrattori lasciano però un poco di fibra nel succo, il che non sempre è gradito.
Questo è limitato con quelli di migliore qualità, mentre anche la centrifuga più scadente rilascerà un succo ben filtrato, per sua stessa natura.
In verità la qualità e la densità del succo variano molto in base al tipo di frutto che viene inserito.
Le centrifughe ad esempio faticano con i frutti morbidi (banane, avocado), mentre gli estrattori incontrano difficoltà con gli ortaggi più fibrosi (carote, verdura a foglia), sebbene riuscendo alla fine ad estrarne molto più succo.
La schiuma, segno di incorporazione di aria nel succo, è generalmente non gradita, e anche in questo caso la sua formazione dipende dal tipo di frutta od ortaggio inserito: se la macchina ha “faticato”, è più facile che compaia schiuma e, nel caso dell’estrattore, anche un poco di polpa indesiderata.
In breve: troverete un poco di schiuma in quasi tutti i succhi fatti con la centrifuga, poca o nulla nei succhi di frutta fatti con l’estrattore, molta schiuma nei succhi di verdure fatti con l’estrattore.
Da considerare anche il fatto che la maggiore densità dei prodotti dell’estrattore ne permettono un utilizzo non solo come bevanda, ma anche come base per marmellate, salse, gelati, zuppe e preparazioni per cucina gourmet.
Tipologie di frutta e verdura lavorabili
A proposito di tipologia di frutta e verdura utilizzabile, come dicevamo:
- La centrifuga soffre i frutti più morbidi, che tendono ad “impastarsi”, ed i frutti secchi
- L’estrattore fatica con le verdure a foglia fibrose
La fatica dell’estrattore con le verdure a foglia è dovuta ai molti residui che bloccano il flusso e comportano la necessità di manovre e svuotamenti a metà estrazione.
Questo è un aspetto alquanto paradossale, in quanto gli estrattori vengono ampiamente pubblicizzati proprio per realizzare succhi di verdure a foglia, erba di fieno, ecc.
Noi abbiamo riscontrato che, in verità, le foglie vengono lavorate bene dalla centrifuga, senza blocchi, sebbene con una resa minore.
Dove l’estrattore surclassa la centrifuga è nella lavorazione di frutti apparentemente “impossibili” quali semi, cereali e frutta secca (si può fare ad esempio il latte di mandorle) ed i semi di melograno, che producono un succo gustosissimo e dalle eccellenti proprietà.
Un altro punto a favore degli estrattori è la possibilità di “ripassare” gli scarti per ricavarne ulteriore succo: con la centrifuga non si ottiene quasi niente. Va anche detto però che se usate apparecchi di qualità, gli scarti saranno già ben asciutti e non ve ne sarà necessità.
Praticità di uso e Pulizia
Secondo noi questo aspetto è assolutamente decisivo, in quanto un utilizzo pratico e veloce invita ad adoperare più spesso l’apparecchio; diversamente, si rischia quello che noi scherzosamente chiamiamo “effetto gelatiera”, ovvero dimenticarlo in qualche angolo della dispensa dopo due utilizzi!
Ebbene, a nostro avviso la vittoria va alla centrifuga.
La velocità di lavorazione dei frutti è per caratteristiche costruttive e filosofia stessa della macchina, velocissima nelle centrifughe e molto lenta negli estrattori.
Non solo: le migliori centrifughe permettono l’inserimento di frutta ed ortaggi interi o in grossi pezzi, mentre con l’estrattore va tutto pre-tagliato in pezzetti.
I rischi di bloccaggio della macchina sono più frequenti nell’estrattore, specie se di qualità non al top.
Alla resa dei conti l’estrattore comporta un tempo almeno 5 volte superiore.
Ovvio che se il tempo per voi non è un problema, questo aspetto può essere trascurabile, ma al giorno d’oggi oramai siamo tutti di gran fretta!
Il tempo per la pulizia è invece abbastanza simile tra i due apparecchi, con un vantaggio per gli estrattori di ultima generazione.
Ingombri
Con il tempo le centrifughe sono diventate sempre più grandi, in grado di accogliere anche una mela o un arancio interi e fino a 2,5 litri di succo.
Al contrario, agli estrattori (soprattutto ai primi modelli orizzontali) si è sempre criticato un ingombro eccessivo, tanto che i modelli più recenti sono sempre più compatti e di dimensioni ormai paragonabili a quelli di una (grande) centrifuga.
Pareggio anche qui, anzi, ormai esteticamente sono molto simili!
Rumore
La centrifuga è abbastanza rumorosa, e il rumore dipende da cosa si sta centrifugando, ma va detto che sta accesa pochissimo, perché la fase di lavorazione è davvero velocissima.
Viceversa, l’estrattore è piuttosto silenzioso, in quanto lavora piano, ma sta acceso più a lungo essendo un procedimento più calmo.
Confronto dei Costi (e rese)
Prima di parlare dei prezzi, facciamo una premessa. Anche se possono sembrare poco più che dei frullatori, ovvero apparecchi a bassa tecnologia, è invece molto importante acquistare solo apparecchi di alta qualità, che siano l’uno o l’altro.
Una centrifuga al top di gamma costa oltre 100,00 €, mentre per un estrattore ne occorrono quasi il doppio, con punte di 1.000,00 € per alcuni modelli particolari.
Considerando che a 70,00 € si trovano già centrifughe di buona qualità, molto probabilmente la scelta tra le due tipologie di apparecchio viene fatta proprio con il portafogli alla mano.
E’ doverosa però una considerazione anche sul costo di frutta e verdura.
Dato che gli estrattori generano più succo e minore scarto, alla lunga con questi si ha un risparmio dal fruttivendolo, a parità di resa e quindi il costo può essere ammortizzato nel tempo.
Orientativamente, con un buon estrattore si genera anche il 20-30% di succo in più rispetto ad una centrifuga.
Per quanto riguarda i consumi elettrici, le migliori centrifughe hanno motori potenti, fino a 1.000 Watt, per sminuzzare sempre più velocemente e non surriscaldare.
Viceversa, gli estrattori vantano motori a bassa potenza, in genere 150-200 Watt. In un caso però l’uso è veloce, nell’altro lento, quindi nel complesso possiamo dichiarare un pareggio.
Pro e Contro della Centrifuga
Vediamo adesso i pro e i contro della centrifuga, ovviamente paragonata all’estrattore.
PRO
- Rende succhi ben filtrati
- Funziona benissimo con la verdura a foglia
- Inserimento e lavorazione al top anche con alimenti interi
- Lavorazione veloce degli alimenti
CONTRO
- Le centrifughe di scarsa qualità tendono a surriscaldare il frutto, facendogli perdere alcune sostanze nutrienti
- Genera un succo a volte disomogeneo che tende a separarsi
- Faticano sui frutti morbidi
- Leggermente rumorosa
Il nostro approfondimento: le migliori centrifughe per frutta.
Pro e Contro dell’Estrattore
Passiamo alla fase, inversa, mettiamo in evidenza quali sono i pro e i contro dell’estrattore in confronto alla centrifuga.
PRO
- Possibilità di utilizzare l’estrattore anche per altre preparazioni gourmet
- Funziona benissimo con semi, cereali e frutta secca
- Possibilità di ripassare gli scarti per ottenere ulteriore succo
- Generano molto succo e poco scarto
CONTRO
- Nel succo estratto, a volte rimane un po’ di fibra
- Faticano sulle verdure fibrose
- Un poco di schiuma nei succhi estratti dalle verdure
- Gli alimenti vanno sempre pre-tagliati
- Ci vuole diverso tempo per estrarre il succo
Il nostro approfondimento: i migliori estrattori di succo.