Dormire è una routine che occorre imparare. Come leggere o scrivere, alla fine non è molto diverso. E se il sonno di un adulto può essere interrotto da stress, malesseri o mille pensieri, non è così per il sonno di un bambino.
E allora è facile insegnare al bambino a dormire? No, con i bambini niente è facile, non c’è un manuale di istruzioni. Ma con costanza e tranquillità si può arrivare molto lontani. Ecco, quindi, le 6 regole d’oro da seguire passo, passo per cercare di far dormire il vostro bambino per tutta la notte.
Indice
I 5 Consigli d’oro per far dormire i bambini
1- Creare una routine nella sua cameretta
Anche l’ambiente concorre ad un buon sonno. Il bambino è un essere routinario che ama le stesse cose: anche l’ambiente deve rispecchiare questa regola. Sarebbe bene fargli trovare ogni sera la camerina sempre nelle stesse condizioni, con la stessa lucina ad accoglierlo e gli stessi peluche o ciucci, se ancora li utilizza.
E’ bene anche procedere al sonno dopo una piccola routine che si deve ripetere ugualmente tutte le sere: questo tenderà a farlo sentire tranquillo e rasserenato, invitandolo ad andare a dormire nella maniera giusta. Ad esempio, la routine giusta sarebbe la pappa, un bagnetto caldo e rilassante e il sonno.
Un modo per farli sentire protetti nella propria stanza è anche quello di utilizzare i sacchi nanna per farli dormire: in questo modo, oltre a sentirsi sempre coperti nel modo giusto, non prenderanno mai freddo durante la notte. La temperatura della stanza non dovrebbe essere né troppo calda e né troppo fredda, intorno ai 18°C – 20°C.
2- Scegliere sempre lo stesso orario
Non è vero che se il bambino va a letto tardi, allora arriverà sicuramente al mattino successivo perché troppo stanco per risvegliarsi durante la notte. Il momento giusto per portarli a dormire è quello che va dalle 19:30 alle 20:30. Si anche se hanno fatto un sonnellino alle 18:00, si addormenteranno anche dopo.
3- Lasciare che si addormenti da solo
Non è vero che i bambini piccoli hanno malesseri o paure particolari: quelle possono arrivare con il passare degli anni quando sviluppano la consapevolezza del buio e di sogni terrificanti che possono fare.
E’ bene, quindi, farli addormentare da soli, nel proprio letto, senza essere cullati o senza che si addormentino abbracciati a qualcuno o in collo o mentre leggete un libro. La regione è una e molto chiara: tutti noi quando ci addormentiamo ci aspettiamo di ritrovare al risveglio la stessa situazione che abbiamo lasciato nel momento che abbiamo chiuso gli occhi.
E’ normale per un bambino che si è addormentato in braccio al proprio genitore, avere un momento di sconforto, risveglio e pianto, nel momento in cui si rende conto di trovarsi in una situazione completamente diversa.
4- Meglio farlo addormentare al buio
Al buio o con una piccola luce, poco cambia. Con un pupazzo che si illumina o senza niente, non importa. La cosa fondamentale è che la situazione non cambi nel corso della notte. Se si è addormentato con una lucina che illumina flebilmente la camera, si deve trovare nella stessa situazione per tutta la notte.
Lo stesso vale per i peluche: devono essere accessibili e sempre vicini al bambino, in modo che li possa trovare anche al buio. Tutto ciò servirà a rassicurarlo nelle fasi di piccolo risveglio per farlo addormentare serenamente.
5- Tranquillizzarlo se piange
Le prime volte che inizierete questa routine, il bambino sarà ancora abituato a svegliarsi durante la notte. Basterà cercare di tranquillizzarlo ogni volta che si sveglierà, parlandoci ed evitando di prenderlo in braccio. Altrimenti dovrete iniziare di nuovo dal punto numero uno.
Prima di accorrere nella sua stanza potrete anche decidere di controllarlo con il baby monitor: in questo modo potrete capire se è un pianto inconsolabile, se il bambino si tranquillizza dopo poco o altre situazioni che possono essere da gestire velocemente.
I tre miti da sfatare per far dormire un bambino (tutta la notte)
Non è vero che un bambino stanco dorme di più
Non arrivate mai all’esasperazione della stanchezza del vostro bambino, pensando che più stanco è e più dormirà. Vale l’assioma opposto. Più il bambino arriva tranquillo e rilassato al momento del sonno e meglio riuscirà ad addormentarsi e proseguire il proprio sonno per tutta la notte.
Non ci scordiamo che i bambini piccoli possono arrivare a dormire per 8-10 ore filate senza alcun problema.
Se accompagnerete il bambino troppo stanco ed esasperato verso il sonno, farà certamente fatica a tranquillizzarsi e di conseguenza a prendere sonno. E a dormire sereno tutta la notte.
Non è vero che i bambini si svegliano perchè hanno fame
Quante volte vi siete detti che il vostro bambino si è svegliato durante la notte perchè ha fame? Per i primi mesi è certamente vero, ma dopo le prime pappe serali, quindi dopo i sei mesi, il bambino può dormire tutta la notte senza avvertire la fame. Come gli adulti in generale.
E’ per questo che la voglia del biberon o del seno notturno andrebbero ridotti gradualmente fino a toglierli: come abbiamo già ripetuto, dormire tutta la notte è una questione di allenamento e di ruotine: se il bambino è abituato a svegliarsi per il biberon notturno, continuerà a farlo e lo farà solo per abitudine.
Non è vero che i bambini si svegliano perchè si sentono soli
I bambini per essere rassicurati durante il sonno, dovrebbero trovare la stessa situazione di quando si sono addormentati: è questo che li fa stare tranquilli e li fa riaddormentare serenamente.
E’ per questo che sarebbe importante farli addormentare da soli: in questo modo, durante i piccoli risvegli notturni, si renderanno conto che niente è cambiato e difficilmente si metteranno a piangere perchè sono soli.